Un'odissea non ancora finita

Perchè Avengers: Infinity War è un film da vedere: assolutamente.

 

Chi almeno una volta non ha sognato di essere un supereroe.

Nel film Avengers: Infinity War ce n'è per tutti i gusti: è come avere un album di figurine animato e scegliere il supereroe preferito.

C'è sempre una prima volta ma di solito sono molto più importanti le ultime volte. Purtroppo nessuno ti avverte mai che quella che stai vivendo è l'ultima volta, di solito non te ne accorgi nemmeno. Infinity war è come una musicassetta: da una lato, quello A, abbiamo la prima volta insieme di circa diciannove personaggi protagonisti Marvel, più un albero adolescente e un procione; dall'altro lato, quello B,  sembra esserci inevitabilmente un'ultima volta di alcuni personaggi.

La cosa più stupefacente della Marvel, in dieci anni e diciannove film prodotti, è il lavoro di squadra che anche in Infinity War porta i suoi frutti. L’ultimo cinecomic ad emozionare così tanto, in alcuni frangenti, era stato il Batman di Christopher Nolan. Dai primi secondi del film sembra essere di fronte a qualcosa di pazzesco, di straordinario e imprevedibile. Addirittura  si arriverà ad amare in un certo modo anche il nemico. Infatti Thanos, un villain pazzesco, è la cosa più bella e quasi inaspettata, perché si dimostra immenso nelle sue difficoltà. Non è il cattivo invincibile, anzi più volte sta per soccombere e sono gli stessi eroi a dargli quasi una vita extra per restare in gara.

Ecco. Un altro aspetto da dover sottolineare in una della tracce della nostra musicassetta è l'umanità dei super eroi. Sembrano quasi dei personaggi della tragedia greca. Soffrono, emozionano e rendono con la loro umanità tutto più emozionante e non scontato. L’umanità che Thanos mostra, in una scena particolare, è talmente evidente da renderlo reale e vicino allo spettatore, non un titano proveniente da lontano. Thanos è l’incarnazione del genocidio più folle, commette atrocità perché ci crede davvero, è un cattivo che non uccide per il gusto di farlo, ma perché lo ritiene necessario per un bene superiore. Il Thanos di un grande Josh Brolin diviene quasi un Joker, solo che invece di essere scenico e psicopatico come Heath Ledger, intraprende una gara ad ostacoli per trovare le gemme, che si vanno ad incastonare nel guanto dell’infinito. Il Thanos-Joker però non vuole essere un villain di classe, semplicemente si ritiene il più saggio, soprattutto quando deve spiegare le sue scelte. Sembra di essere allo stesso tempo di fronte a un dio supremo che vuole proteggere l'umanità e un Hitler che vuole invece ripulirla.

In tutta questa drammaticità a tinte dark, dopo viaggi nello spazio, si arriverà all’epilogo sulla Terra. L’odissea della Marvel porta ogni supereroe nella sua Itaca, manda ogni tassello a posto con un'ode a Thanos, che farà sembrare che tutto sia finito ma sappiamo tutti, anche chi non è amante dei fumetti, che il bello deve ancora venire. Sembra di assaggiare in questa prima parte, le pietanze che verranno servite nel quarto film dei vendicatori, in uscita il prossimo anno. Abbiamo assaggiato un incontro epico tra prime donne Tony Stark e Doctor Strange; il bambino spaventato che è in Hulk; Capitan America che con il suo outfit  trascurato sembra Tom Hanks in Cast Away; la vedova nera più vedova che nera; la gara di virilità tra i due tronisti Thor e Star-Lord. Non staccate dunque le figurine dai vostri album dei fumetti perchè la sensazione è che la reunion non sia finita e qualche altro tassello debba ritornare al suo posto....

 

 




Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito o gli strumenti di terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
design komunica.it | cms korallo.it.