Contando i giorni, insieme

Un calendario d'Avvento per alimentare la comunione: l'iniziativa della parrocchia Santa Maria delle Grazie di Marigliano


L’Avvento è tempo di attesa, un cammino a tappe per giungere ad uno speciale appuntamento che nasconde un incontro. La liturgia, come una newsletter, ci ricorda proprio le soste obbligate per giungere consapevolmente gioiosi alla meta. E allora perché non usare proprio la logica del promemoria per aiutare la comunità parrocchiale a camminare insieme in un tempo storico che ostacola le relazioni dal vivo?

Ci proverà la parrocchia Santa Maria delle Grazie di Marigliano - comune del napoletano -  che attraverso liste broadcast di WhatsApp, sito parrocchiale, profilo Facebook e canale Youtube, raggiugerà le famiglie della comunità perché le case diventino il primo luogo per contagiare il territorio con la gioia cristiana. <Si tratta – spiega il parroco don Pasquale (Lino) d’Onofrio – di un vero e proprio calendario dell’Avvento, ma elettronico, che consegneremo ogni giorno, al mattino, dal 1 al 24 dicembre, proponendo canzoni, testi, video, tutti ispirati al tema della gentilezza che il Papa ci ha più volte indicato quale carattere irrinunciabile del nostro annuncio. Un calendario pensato per i bambini, ma che mira a coinvolgere gli adulti. Ogni giorno indicheremo anche un gesto pratico come lasciare un bigliettino alla mamma, far suonare una canzone, iniziarla a ballare e far ballare tutta la famiglia, oppure, per il 24, cantare con i commensali “Aggiungi un posto a tavola”>.

Nei tre giovedì d’Avvento, poi, sono previste tre lectio, in presenza e online, sul tema 
Nell’attesa con alcuni Magi dall’oriente guidate dal parroco d’Onofrio: <Le tre figure - spiega -  saranno presentate come la novità che ci viene da altrove, come la sapienza che incontra l’inganno, come la semplicità che diventa casa di presenza. Insisterò in particolare sul significato del nome “Betlemme”: città del pane, in ebraico, e città della carne, in arabo. Un nome che è identificativo di un luogo geografico ma anche teologico, che richiama l’Eucarestia: il segno è nel pane ma il mistero è nella carne>.

Un’iniziativa pensata per alimentare la comunione. Ma la comunità di Santa Maria delle Grazie, come sta vivendo questo momento storico? <C’è paura nelle famiglie, perché rispetto al mese di marzo ora il pericolo è vicino. Per questo ci siamo attivati, dall’inizio dell’anno pastorale per curare la vicinanza: ho chiesto agli operatori pastorali di farsi presenti soprattutto attraverso telefonate. Abbiamo messo al centro della nostra pastorale la cura della vicinanza. Non abbiamo dato priorità ai contenuti ma alla comunicazione di un esserci per l’altro>.




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