Il vocabolario degli albi illustrati

Alla scoperta di questo utile e divertente strumento educativo

a cura di Vincenzo Fabbricatore


Ogni genitore si pone domande sull'educazione dei propri figli. E fa ricerche e si imbatte in tati strumenti utili. Come ad esempio l'albo illustrato

Ma di cosa parliamo? A dare una risposta sono state Carmela e Stefania, direttrici della libreria indipendente per bambini “Bibì e Cocò” di Nola. 

Questo genere di testo è un oggetto 'magico', racconta Stefania: “All’interno troviamo non solo parole ma anche disegni che completano o stravolgono la narrazione.” Tramite un enorme potenziale narrativo, l’albo illustrato tratta argomenti di ogni tipo: i sentimenti, l’amicizia, l’amore, le adozioni o gli addii da persone care. Con pochissime parole si riesce a far arrivare un concetto ad un pubblico – non solo giovanissimo – in modo semplice e diretto. “L’apice di questo libro sta proprio nell’interpretare le immagini, infatti ogni lettore crea la propria versione della storia.” Continua Stefania.

E gli albi illustrati affrontano anche argomenti difficilissimi come la morte. Quando le è stato chiesto  come spiegare a un bambino “la morte”, Carmela ha risposto proprio con uno di questi oggetti magici: “Quello che noi riteniamo più simpatico è La Promessa Della Nonna di David Litchfield, uno scrittore britannico. Il protagonista, un fanciullo, capisce che la nonna non c’è più, ma non accetta il distacco, quindi costruisce un grande robot a immagine della defunta. L’androide prende vita e lo porta in giro per il mondo, fino ad una collina, sulla quale, essendo stata un architetto, aveva pensato di costruire una casa per il nipote. Tutto ciò significa che il piccolo è consapevole ma non lo accetta. Così riesce a darle vita in un luogo o un ricordo". Ciò che risulta fondamentale è dare al piccolo la possibilità di reinventare, quindi non bisogna metterlo davanti a una realtà nuda e cruda.

E gli albi risultano utili anche per spiegare altre emozioni.

“Riallacciandoci proprio al tema precedente, un bimbo che affronta la morte di un familiare si trova a provare sentimenti che non sa spiegarsi. Il racconto in questione s’intitola Il Colore Delle Emozioni dell’autrice spagnola Anna Llenas. Si tratta di un pop-up, cioè un libro tridimensionale. Narra di un mostro che appare dipinto di mille colori. Ciò rappresenta il suo essere confuso. Una bambina decide di aiutarlo e lo porta nel mondo dell’umanità. Qui, tramite varie immagini colorate, il piccolo lettore associa i colori agli stati d'animo. Il giallo per la gioia, il blu per la tristezza, il rosso per la rabbia, il nero per la paura e il verde per la calma. La narrazione si conclude con il mostro che, equilibrando le emozioni, scopre l’amore. La funzione è chiaramente quella di aiutare il bambino a immedesimarsi. A capire come gestire alcuni sentimenti, tipo la rabbia, l’emozione che più lo colpisce.”

Altro albo illustrato proposto dalle libraie è intitolato Aspettiamo, scritto da Giovanna Pignataro e disegnato da Tiziano Squillace, due artisti della città nolana. Racconta del fenomeno delle adozioni.

“L’argomento è un po’ particolare quindi noi lo proponiamo ad un pubblico adulto. Il racconto presenta pochissime scritte e illustra ciò che prova una coppia in attesa di adozione. Lo sconforto iniziale nel non poter avere un figlio in modo naturale, le fasi dell’attesa, un lieto fine che mostra un utopico abbraccio tra i figli e i genitori, divisi da migliaia di chilometri.”

Con questo strumento ci si riesce a soffermare anche sulle piccole cose, riuscendo a combattere la superficialità. Avete mai pensato a quanto siano importanti le mani? A far riflettere è l’autore Fuad Aziz, con La Mia Mano. Il contenuto non è un vero e proprio racconto ma è un vero e proprio elenco di azioni che possiamo compiere con le nostre mani: pregare, aiutare gli altri, piantare un fiore, 'creare il mondo'.

Per ultimo esempio le due libraie hanno deciso di mostrare come uno di questi albi possa avere anche la funzione di intrattenere. Per fare ciò hanno utilizzato Nel Paese Dei Mostri Selvaggi dell’autore statunitense Maurice Sendak: “La storia racconta di Max, un bambino che in una normale sera decide di travestirsi da lupo e ne combina di tutti i colori. La mamma lo rimprovera e lo manda a letto senza cena. Così il protagonista inizia a immaginare una foresta e un mare, tramite questi giunge nell’isola dei mostri selvaggi. I terribili abitanti cercano di spaventarlo ma lui li guarda negli occhi e li doma. Max vive un’avventura che si conclude quando sente il ‘profumo di cose buone da mangiare’ e decide di abbandonare l’isola, per tornare nel posto in cui si sente a casa.”

Si scopre così quanto possa essere utile proporre un testo del genere a un pubblico di tenera età. Non soltanto per spiegare argomenti complicati, ma anche per avvicinarli al piacere della lettura.





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