Raccontarsi accende la speranza

All’ospedale Scarlato di Scafati andrà il ricavato della vendita del libro scritto da una classe del Liceo Caccioppoli: il racconto dell'iniziativa, dal numero di inDialogo del 28 marzo scorso

 

Trenta giovani mani per un libro.

A scrivere Io conto alla rovescia (Gaia Editrice) sono stati infatti gli studenti della II B indirizzo classico del Liceo Statale R. Caccioppoli di Scafati. Si tratta di una raccolta di loro aforismi ed esperienze, frutto del primo lockdown, il cui ricavato sarà destinato all’ospedale cittadino Mauro Scarlato, convertito a Covid Center.

Un libro nato da un esercizio di scrittura proposto dalla professoressa di italiano Antonietta Scarpato, all’inizio della pandemia: «I ragazzi avevano il compito di scrivere due pensieri al giorno: uno intitolato ‘prima’ in cui esprimevano ciò che stavano vivendo, e l’altro ‘dopo’, dove raccontavano le loro speranze e desideri una volta terminata l’emergenza. Il titolo, infatti, si riferisce al conto alla rovescia che ci avrebbe portati al 2 maggio, data in cui speravamo saremmo tornati a scuola», spiega la docente.

È proprio l’immagine della scuola che i ragazzi hanno disegnato ad essere stata scelta come una delle due copertine del libro (ripartito in ‘prima’ e ‘dopo’), a simboleggiare il desiderio di normalità dell’intera classe. «Quando ho consegnato loro il libro stampato, ci siamo visti in una piazza a Scafati. Molti si sono commossi perché da un anno ormai non si ritrovavano tutti e
trenta insieme - prosegue la professoressa - Ho visto riaccendersi nei loro occhi la motivazione e la speranza nell’impegnarsi in questa iniziativa. Si sono sentiti di nuovo protagonisti del loro tempo».

La scrittura ha offerto a questi giovani studenti scafatesi la possibilità di dare forma alle emozioni.

Tra loro c’è chi ha toccato da vicino il dramma della Covid19, chi non ha potuto dare l’ultimo saluto alle persone care, chi ha sentito il peso della monotonia e delle notti insonni. Ma Io conto alla rovescia nasce anche come forma di sostegno verso chi è impegnato in prima linea nel contrastare il virus, come il personale ospedaliero dello Scarlato: «Grazie al patrocinio del Liceo, abbiamo stampato il libro e la risposta della cittadinanza è stata immediata. In poco tempo, abbiamo terminato le copie e raccolto i mille euro che inizialmente ci eravamo proposti. Nelle prossime settimane sarà pronta la ristampa per dare seguito a questa catena di solidarietà».

 




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