Chiamati a far fiorire la vita

Presso le Basiliche di Cimitile e il Seminario vescovile l'esperienza degli esercizi spirituali animati dalla comunità Pietre Vive di Napoli

a cura di don Salvatore Peluso

animatore spirituale delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile

Dal 1 al 4 luglio 2021, tra gli straordinari luoghi delle Basiliche paleocristiane di Cimitile e del Seminario vescovile di Nola, si è svolta un’esperienza di Esercizi Spirituali, secondo il metodo di S. Ignazio di Loyola, per imparare l’arte del discernimento. Un momento che ha completato il percorso sul discernimento vissuto in questi mesi alla luce dell’incontro di Paolino e Terasia con San Felice presbitero.

Un gruppo di 25 persone, tra giovani e adulti, provenienti dalla diocesi di Nola e da altre parti della Campania, ha vissuto quattro giorni di ascolto e di silenzio, animati ed accompagnati dal padre gesuita Jean Paul Hernandez e dalla coordinatrice dell’Associazione le Pietre vive di Napoli, Caterina Bruno,

Il Libro di Giona è stato al centro della riflessione comunitaria e personale a partire dal tema “E il Signore chiamò Giona una seconda volta”. Giona, presente anche negli affreschi delle Basiliche paleocristiane.

Giona - Basiliche di Cimitile

Dio non si stanca di chiamare Giona a credere e ad annunciare la conversione e la misericordia del Signore per la città di Ninive, che è una città violenta e pagana, distrutta da tante forme di male. Ma Dio non vuole la sua morte, ma che si converta e viva! Ma Giona non condivide: Ninive deve essere distrutta! E con tanta fatica va come profeta del Signore a Ninive.

Anche Pietro rinasce dal cuore del suo tradimento grazie allo sguardo di misericordia del Signore. Ha dovuto toccare il fondo per lasciarsi rigenerare dall’Amore di Dio nel cuore della sua fragilità.

Gesù è la 'pietra scartata' dai costruttori che diventa la pietra angolare di una nuova umanità. Dio non si spaventa davanti al fallimento della croce e davanti alle nostre macerie umane e spirituali: desidera trasformarle, con la forza del Suo Spirito Santo, in pietre vive per edificare la Sua Chiesa.

Paolino e Terasia, nel cuore della decadenza dell’impero romano, intorno alla tomba di San Felice, in un luogo di morte, illuminati dalla testimonianza di tanti pellegrini e poveri che accorrono da San Felice, edificano una cittadella, una fraternità di fede e di amore.

Felice aveva scelto di vivere gli ultimi suoi anni nel nascondimento e invece la sua tomba diventa luogo di luce e di vita che attira tanti pellegrini. Gesù ha detto: “Gli ultimi saranno i primi”. Così è stato anche per San Felice.

Luogo dove fu sepolto san Felice - Cimitile

Padre Hernandez ha aiutato i presenti a leggere in chiave spirituale, alla luce della Sacra Scrittura, ciò che resta delle costruzioni di Paolino.

Tanto è stato distrutto lungo i secoli da terremoti, alluvioni e dall’incuria dell’uomo. Ma ciò che resta, oltre ad avere un grande valore archeologico e culturale, sono 'pietre vive' che parlano ancora di Vangelo, dell’esperienza di fede di Felice e Paolino, di tanti pellegrini che hanno irrorato questa terra di lacrime e di canti, di pentimento e di resurrezione. L’attuale pandemia del covid ha provocato tante sofferenze fisiche ed economiche, umane e spirituali. C’è un mondo che cerca di ripartire in mezzo a tanto dolore e a tante speranze. Anche da queste macerie può rinascere un mondo più essenziale ed umano, forse più povero ma anche più solidale, aperto ad un futuro che Dio vuole ridonarci. Allora ritrovare le nostre radici, fare memoria di una storia ricca di grazia, lasciare parlare le pietre vive delle 'nostre Basiliche' può aiutarci a costruire percorsi di fede più autentica, di umanità più solidale, di nuove fraternità.

Come le antiche Basiliche di Cimitile continuano ad essere luoghi di vita e di speranza che chiedono di essere ascoltati, così anche le nostre macerie personali e familiari, sociali ed ecclesiali, illuminate e redente dal Vangelo di Gesù Cristo e dal nostro impegno, potranno rivivere. Un mondo nuovo è possibile. Per questo Gesù è morto ed è risorto, per questo San Felice e San Paolino hanno donato tutto se stessi, per questo anche noi possiamo diventare Pietre Vive di una Umanità redenta dalla Fedeltà del Signore che continua a suscitare anche oggi testimoni del Suo Amore.

 




Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito o gli strumenti di terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
design komunica.it | cms korallo.it.