I cantieri del cammino sinodale

Nella sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta ieri, 5 luglio, approvato il testo, integrato dai vari contributi emersi, che apre alcune prospettive per il secondo anno di ascolto della “fase narrativa”.

Nella sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta ieri, 5 luglio, in videoconferenza, sotto la guida del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, ampio spazio è stato riservato al confronto sul Cammino sinodale delle Chiese in Italia, con l’approvazione del testo, integrato dai vari contributi emersi, che apre alcune prospettive per il secondo anno di ascolto della “fase narrativa”.

I “cantieri” del Cammino sinodale

Il Consiglio Permanente si è soffermato ampiamente sul Cammino sinodale delle Chiese in Italia, esaminando la bozza del documento per il prosieguo della “fase narrativa” (2022-2023). Il testo, al centro del confronto, raccoglie i frutti del primo anno di ascolto, integrato con le riflessioni e le proposte emerse durante l’incontro nazionale dei referenti diocesani, riuniti a Roma dal 13 al 15 maggio, con la partecipazione dei Vescovi rappresentanti delle Conferenze Episcopali Regionali e, successivamente, durante la 76a Assemblea Generale della CEI (Roma, 23-27 maggio), alla quale hanno preso parte, nelle giornate del 24 e 25 maggio, 32 referenti diocesani, cioè due per ogni Regione ecclesiastica.

Le priorità riguardano:

  • la crescita nello stile sinodale e nella cura delle relazioni
  • l’ascolto dei “mondi” meno coinvolti nel primo anno
  • la promozione della corresponsabilità di tutti i battezzati
  • lo snellimento delle strutture per un annuncio più efficace del Vangelo

Per continuare l’ascolto vengono suggeriti tre “cantieri sinodali”, ossia laboratori aperti, da adattare liberamente a ciascuna realtà, scegliendo quanti e quali proporre nel proprio territorio.

Ogni Diocesi potrà aggiungerne un quarto valorizzando una priorità risultante dalla propria sintesi diocesana o dal Sinodo che sta celebrando o ha concluso da poco. Gli interventi dei Vescovi, insieme ad altri contributi scritti giunti dalle Conferenze Episcopali Regionali con il coinvolgimento dei referenti diocesani, hanno permesso di precisare metodi e contenuti.

In particolare, è stato chiesto di considerare che gli ulteriori passi del Cammino sinodale si svolgeranno nel triennio di preparazione al Giubileo del 2025, che sarà un’opportunità per “riscoprire” le Costituzioni del Concilio Vaticano II. Il testo, che è
stato approvato con le integrazioni segnalate, verrà diffuso nei prossimi giorni.

Il Gruppo di coordinamento nazionale, al quale il Consiglio Permanente ha rivolto un particolare ringraziamento per quanto fatto finora e per il futuro, è chiamato a offrire per l’inizio di settembre un piccolo sussidio metodologico in cui presentare la proposta dei “cantieri sinodali” e della loro restituzione alla fine del secondo anno della “fase narrativa”; nelle prossime settimane verranno
raccolte, dalle singole diocesi, alcune esperienze di “buone pratiche” da mettere a disposizione di tutte le Chiese locali, per disporre di idee collaudate, utili per allargare la consultazione al maggior numero possibile di persone e di ambienti.

Qui il comunicato finale Cei

Nel corso dei lavori, i Vescovi hanno ribadito la necessità di operare per una Chiesa che sappia farsi prossima e sia capace di mettersi in ascolto oltre che di dialogare con franchezza con i mondi della politica, della società e della cultura.

I Vescovi hanno quindi espresso il loro dolore per la tragedia della Marmolada e vicinanza ai missionari che, come testimonia il sacrificio di suor Luisa Dell’Orto, spendono la loro vita per il Vangelo e i poveri in ogni angolo del mondo. Hanno poi puntato l’attenzione sullo “ius culturae” quale fondamentale strumento di inclusione e rinnovato l’appello affinché si ponga fine alla guerra
in Ucraina.

Ampio spazio è stato riservato al confronto sul Cammino sinodale delle Chiese in Italia, con l’approvazione del testo, integrato dai vari contributi emersi, che apre alcune prospettive per il secondo anno di ascolto della “fase narrativa”. Il Consiglio ha poi approvato i nuovi parametri per la concessione dei contributi relativi all’edilizia di culto e le integrazioni richieste dalla 76a Assemblea Generale della CEI alla Nota “I ministeri del Lettore, dell’Accolito e del Catechista per le Chiese che sono in Italia”.

Al termine dei lavori il Cardinale Presidente ha dato lettura della comunicazione con cui Papa Francesco ha nominato Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.




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