C'è una firma che fa bene

Anche il tempo della dichiarazione dei redditi può essere un tempo di solidarietà, un tempo speso bene. Con un semplice gesto: la propria firma per destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica

Anche il tempo della dichiarazione dei redditi può essere un tempo di solidarietà, un tempo speso bene. Con un semplice gesto: la propria firma per destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Come ricorda anche la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza episcopale italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo: «Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia», recita lo slogan scelto. La campagna, on-air dal 2 maggio, mette inoltre in luce la relazione forte e  significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.

OttoxMille Una firma che fa bene
Ospedale Tanzania Foto: Francesco Zizola

Ecco, quindi, che attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà. «L’obiettivo della campagna 2023 – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni. Gli spot ruotano intorno al concetto del ‘sentirsi bene’ prendendosi cura del prossimo grazie ad un’opzione, nella propria dichiarazione dei redditi, che si traduce in migliaia di progetti. Chi firma è protagonista di un cambiamento ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. In ogni iniziativa le risorse economiche sono messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari che, con le nostre firme, sono il vero motore dei progetti realizzati».

La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e contribuenti per rinnovare la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.

La nuova campagna 8xmille è ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Italia che si è aggiudicata la gara indetta dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: creatività di Massimiliano Traschitti e Antonio Codina, regia di Edoardo Lugari. Le foto sono di Francesco Zizola. La casa di produzione è Casta Diva/Masi Film. Sarà pianificata su tv e web con due spot da 30” e otto da 15” dedicati a diversi target. Inoltre, la campagna si svilupperà su stampa, affissione e radio.

Un sito di storie, da visitare

Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio. Gli spot mettono in luce il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli, donando opportunità e fiducia, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività.

Su www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano.

Nell’area Mappa 8xmille sono geolocalizzati e documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo. Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

Con la firma per l’8xmille alla Chiesa Cattolica si potrà dare assistenza ad anziani e disabili, assicurare accoglienza ai più deboli, sostenere progetti di reinserimento lavorativo, e molto altro ancora.

OttoxMille: una firma che fa bene
Dormitorio Seregno Foto: Francesco Zizola

Ma chi può firmare? Tutti i contribuenti che hanno l’obbligo di presentare il modello Redditi o il 730 o che hanno ricevuto il modello di Certificazione Unica possono destinare l’8xmille. Ecco come:

Modello Redditi

I contribuenti che usano il Modello Redditi perché obbligati dalla legge o perché scelgono di non usare il modello 730, firmano utilizzando l’apposita scheda presente all’interno del Modello Redditi. Ci si può rivolgere, per la compilazione, anche ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (Caf, professionista) che provvederà all’invio della dichiarazione entro il 30 novembre. Chi invece predispone da solo il Modello Redditi deve effettuare la consegna via internet entro il 30 novembre , ovvero, se non è obbligato all’invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.

Modello CU

Quanti dispongono il Modello Certificazione Unica (CU) - perché possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati - utilizzeranno l’apposita scheda allegata al Modello CU.
Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata,sarà possibile utilizzare per la scelta l’apposita scheda presente all’interno del Modello Redditi. La consegna va effettuata entro il 30 novembre, inviando: tramite sevizio postale, solo la scheda, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef”; via internet tramite un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, Caf) o in autonomia. Anche presso le parrocchie della diocesi di Nola è possibile ricevere assistenza per la procedura, da parte dei referenti locali del Sovvenire.

Modello 730

I contribuenti che oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, non possiedono altri redditi da dichiarare e/o hanno oneri deducibili/detraibili, non hanno la partita Iva e possono avvalersi - tramite delega - dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) oppure di un Caf o di un professionista abilitato, potranno utilizzare il Modello 730 precompilato - messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate - e effettueranno la scelta firmando il Modello 730-1 a questo allegato. Entro il 30 settembre, i due modelli devono essere presentati direttamente all’Agenzia delle Entrate o al Caf o al professionista o al sostituto d’imposta. Anche il Modello 730 ordinario può essere presentato al sostituto d’imposta, al Caf o al professionista abilitato, sempre entro il 30 settembre.

Cos'è l'OttoxMille alla Chiesa Cattolica

Con l’espressione “8xmille” si indica una percentuale del gettito complessivo dell’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) che la Legge italiana 222/85 ha stabilito sia destinata per scopi sociali, umanitari, religiosi, caritativi e culturali: ogni contribuente può scegliere di destinarlo alla Chiesa cattolica, allo Stato, o ad altre confessioni religiose. Quando si firma per destinare l’8xmille non si paga una tassa in più ma si esprime solo una preferenza per far destinare quella percentuale alla Chiesa cattolica. Non firmando, la quota del gettito Irpef sarà comunque destinata, e ripartita in proporzione alle preferenze di chi ha firmato.
La ripartizione dei fondi dell’8xmille assegnati alla Chiesa cattolica viene discussa e decisa in occasione dell’Assemblea generale dei vescovi italiani.
Il rendiconto del loro utilizzo, a livello nazionale, è pubblicato sul Notiziario della Conferenza episcopale italiana (www.chiesacattolica.it), mentre i rendiconti diocesani vengono pubblicati ogni anno rispettivamente sui bollettini diocesani di ogni diocesi e sui siti diocesani. Per la diocesi di Nola, può essere consultata la pagina www.diocesinola.it/curia/economato.






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