San Francesco Saverio Bianchi: dagli studi al Seminario di Nola ai Barnabiti

Oggi, 30 gennaio, la Chiesa di Nola ricorda la memoria del Santo barnabita che costruì la sua vocazione sulla carità

La Chiesa di Nola, oggi 30 gennaio, ricorda la figura di San Francesco Saverio Maria Bianchi. Costruì la sua vocazione sul valore della carità. Colpito, poi, da una misteriosa malattia alle gambe, rimase immobilizzato negli ultimi tredici anni della sua vita. Tuttavia, continuò a celebrare messa nonostante la fatica della malattia, segno di una profonda e forte vocazione.

Un'immagine del santo è presente in una lunetta del transetto di sinistra della Cattedrale di Nola: san Francesco Saverio è tra i seminaristi che ascoltano sant'Alfonso Maria de Liguori, al Seminario di Nola: il santo barnabita è riconoscibile dall'aureola. 

La vocazione di San Francesco Saverio Maria Bianchi

San Francesco Saverio Maria Bianchi è nato ad Arpino (Frosinone) il 2 dicembre 1743. I suoi primi studi furono al Seminario vescovile di Nola dove fece la conoscenza di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, durante gli esercizi spirituali.

Sin da piccolo crebbe in un ambiente di carità verso il prossimo: infatti sua madre aveva trasformato parte della casa in un piccolo ospedale di sedici letti, per ammalati poveri e senza assistenza. La sua vocazione alla consacrazione religiosa fu però turbolenta e non in discesa. I genitori, seppur contenti della sua fervente fede, volevano che il figlio diventasse un sacerdote diocesano: approfittando di uno zio sacerdote lo inviarono a studiare presso il Seminario di Nola. Qui, intorno al 1758, conobbe sant'Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dei Redentoristi e il 20 maggio 1759 ricevette gli Ordini Minori.

Nel 1760, però, il padre pretese, il rientro del figlio ad Arpino e addirittura volle che si iscrivesse alla facoltà di Giurisprudenza di Napoli, iniziando a contrastare la vocazione di Francesco Saverio, addirittura mettendolo dinanzi ad una proposta di matrimonio. 

L'entrata nei Barnabiti

San Francesco Saverio presentò comunque la domanda per entrare nei Barnabiti. Ben due volte nel 1762): fu accettata il 19 novembre di quell'anno e il 27 dicembre vestì l’abito religioso, aggiungendo il nome di Maria al suo. Nel frattempo Francesco Saverio si dedicava anche agli studi, prima quelli di Filosofia e poi Teologia a Roma. Nel 1767 venne ordinato suddiacono l’11 gennaio, diacono il 18 gennaio e sacerdote il 25 gennaio.

Nel corso della sua vita strinse una profonda relazione spirituale con alcuni santi della Chiesa napoletana: non solo Sant'Alfonso Maria de' Liguori ma anche Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe e San Vincenzo Romano.




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