Il seminarista Carmine Esposito istituito lettore

La celebrazione, presieduta dal vescovo di Nola, Francesco Marino, si è tenuta lo scorso 25 febbraio presso la parrocchia Sacro Cuore in Pontecitra di Marigliano

Due parrocchie in festa, domenica scorsa, 25 febbraio, per il conferimento del ministero di lettore al seminarista Carmine Esposito. Il vescovo di Nola, Francesco Marino, ha infatti presieduto la Celebrazione eucaristica presso la parrocchia Sacro Cuore in Pontecitra di Marigliano, dove Esposito svolge attualmente servizio pastorale. Sua comunità di origine è la parrocchia Santa Maria di Costantinopoli in Somma Vesuviana.

La fede di Abramo e la fedeltà di Dio sono stati al centro dell'omelia di monsignor Marino che ha invitato i presenti a ravvivare nel cuore il proprio 'eccomi' e a rafforzarlo quotidianamente attraverso l'assiduo ascolto della Parola. 

Classe 1994, Carmine Esposito ha conseguito la maturità scientifica presso il Liceo Torricelli di Somma Vesuviana. Terminato il biennio filosofico presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Posillipo, si è laureato in lettere moderne presso l’università degli Studi di Salerno. Attualmente è al quarto anno di formazione presso il Pontificio Seminario Campano Interregionale e al secondo di teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica a Posillipo. 

Lettorato: da ordine minore a ministero istituito

Fin dai primi secoli della vita della Chiesa, la lettura della Parola ha avuto un ruolo centrale in ambito liturgico e pastorale; per questo i lettori affiancavano vescovi, presbiteri e diaconi, svolgendo diversi compiti a servizio delle comunità.  Svolto anche da laici, quello di lettore è però un ministero che con il tempo è stato configurato, insieme a quello dell'accolitato, come tappa verso il sacerdozio (i cosidetti ordini minori), e quindi riservato all'ambito clericale e liturgico.

Fu papa Paolo VI, con la Lettera apostolica Ministeria quaedam, a stabilire, nel 1973, che lettorato e accolitato non fossero «più chiamati ordini minori» e a precisare che «il loro conferimento sia denominato non ordinazione ma istituzione, ed ancora che siano e vengano ritenuti propriamente chierici soltanto coloro che hanno ricevuto il Diaconato. In tal modo risalterà anche meglio la distinzione fra chierici e laici, fra ciò che è proprio e riservato ai chierici e ciò che può essere affidato ai fedeli laici; così apparirà più chiaramente il loro vicendevole rapporto, in quanto "il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l'uno all'altro, poiché l'uno e l'altro, ognuno a suo propri modo, partecipano dell'unico sacerdozio di Cristo "(LG 10)».

A distanza di cinquant’anni, papa Francesco ha promulgato il Motu Proprio Spiritus Domini (10 gennaio 2021), con il quale ha disposto l’inclusione delle donne nei ministeri laicali/battesimali con la modifica del canone 230 (paragafo 2) del Codice di Diritto Canonico,

Identità e compiti del lettore

Nella Nota ad experimentum intitolata I ministeri istituiti del lettore, dell’accolito e del catechista, per le chiese che sono in Italia, la Conferenza episcopale italiana ha precisato l'identità e i compiti del lettore: «Il Lettore è istituito per l’ufficio, a lui proprio, di proclamare la Parola di Dio nell’assemblea liturgica (cfr. Ministeria quaedam, n. 5). In particolare, a partire da un assiduo ascolto delle Scritture, richiama la Chiesa intera alla presenza di Gesù, Parola fatta carne, giacché come afferma la costituzione liturgica “è Cristo che parla quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura” (cfr. Sacrosanctum Concilium, n. 7) - scrivono i vescovi italiani -. Il compito del Lettore si esplica in prima istanza nella celebrazione liturgica, in particolare quella eucaristica, perché sia evidente che la proclamazione della Parola è il luogo sorgivo e normativo dell’annuncio. Al Lettore è affidato il compito di preparare l’assemblea ad ascoltare e i lettori a proclamare con competenza e sobria dignità i passi scelti per la liturgia della Parola. Il Lettore/Lettrice - aggiungono - potrà avere un ruolo anche nelle diverse forme liturgiche di celebrazione della Parola, della liturgia delle Ore e nelle iniziative di (primo) annuncio verso i lontani. A questo si aggiunge il compito più ampio di animare momenti di preghiera e di meditazione (lectio divina) sui testi biblici, con una particolare attenzione anche alla dimensione ecumenica. In generale, egli/ella è chiamato/a ad accompagnare i fedeli e quanti sono in ricerca all’incontro vivo con la Parola, fornendo chiavi e metodi di lettura per la sua retta interpretazione e la sua fecondità spirituale e pastorale».





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