Quaresima: a Nola momento di preghiera e meditazione in Cattedrale

L'iniziativa, promossa dalla Consulta delle Aggregazioni laicali diocesana, si inserisce nel cammino di preparazione al Giubileo 2025

Dopo l'inizio della Quaresima celebrato ieri con il rito delle ceneri presieduto dal vescovo di Nola, Francesco Marino, la Cattedrale, questa sera,15 febbraio, alle 20:30, accoglierà l'iniziativa "Insieme, verso Gerusalemme", promossa dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali.

Insieme, verso Gerusalemme: serata di preghiera

L'iniziativa della Consulta nolana è ormai un appuntamento entrato nella pastorale ordinaria della Chiesa di Nola.

Dopo la preghiera dei Vespri, presieduta dal vescovo Francesco Marino, l'assistente ecclesiastico della Cdal, il vicario episcopale per l'Evangelizzazione e il Laicato, don Alessandro Valentino, guiderà la meditazione.

L'appuntamento è il primo dei tre incontri diocesani che la Chiesa di Nola dedicherà alla preghiera in questo secondo anno di preparazione al Giubileo 2025.

Inizio della Quaresima, il vescovo Marino: «Tutto il popolo è chiamato alla conversione»

Quello ad inizio Quaresima è uno dei tre appuntamenti - insieme alla Veglia di Pentecoste e quello ad inizio Avvento - che il vescovo di Nola Francesco Marino ha affidato alla Consulta delle Aggregazioni laicali diocesana.

Già con l'omelia di ieri sera, in Cattedrale, il monsignor Marino ha offerto spunti di meditazione che i fedeli potranno utilizzare per compiere nel segno della Parola il cammino verso la Pasqua. 

«Iniziamo oggi il cammino di conversione della Quaresima. Il profeta Gioele, che abbiamo ascoltato, ci ricorda che la conversione è un desiderio di Dio che per questo rivolge a tutto il popolo un invito a ritornare a Lui, attraverso il digiuno, la preghiera ma soprattutto un cuore lacerato, cioè consapevole dell'entità del peccato ma anche della misericordia di Dio, un Dio che per primo si converte alla pietà, all'amore», ha sottolineato monsignor Marino.

«Potrebbe sembrare un discorso troppo umano applicare a Dio il cambiamento d'atteggiamento, ma questo linguaggio è una possibilità per presentare la capacità di Dio di andare continuamente incontro alla sua creatura per redimerla. Tutto il popolo è chiamato alla conversione, a cambiare atteggiamento per rivolgere il volto al Signore della vita e della misericordia. Questo è il senso profondo della Quaresima. E il Signore chiede la conversione dell'umanità intera, di chi crede e di chi non crede. Nel disegno di Dio tutta l'umanità è chiamata a ritornare a Lui, a convertirsi voltando le spalle all'angoscia», ha aggiunto il presule. 

«Ma convertirsi a che? All'amore. Se Dio si converte a noi, noi dobbiamo convertirci a Lui e agli altri, ai nostri fratelli. C'è una Via spirituale concreta per la conversione, e ce lo ricorda san Paolo quando, come abbiamo ascoltato, dice: "Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore". Parole che sembrano dire una contraddizione, l'innocente fatto peccato, neanche peccatore ma peccato, "in nostro favore": lui, infatti, è il rimedio al peccato, alla nostra angoscia, Gesù è la via del ritorno, è Gesù crocifisso, dal quale scaturisce la nostra salvezza. Guardiamo al Signore crocifisso e in Lui riconosciamo l'amore di Dio che è entrato nel peccato per redimerlo dal di dentro», ha concluso il vescovo di Nola.

 




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