Nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica di san Giovanni XXIII, sabato 11 ottobre, alle 18, papa Leone XIV guiderà la preghiera per la pace durante la veglia del Giubileo della Spiritualità mariana. Il Santo Padre aveva annunciato l'iniziativa in occasione dell'Udienza Generale dello scorso 24 settembre.
«Cari fratelli e sorelle, il mese di ottobre, ormai vicino, nella Chiesa è particolarmente dedicato al santo Rosario. Perciò invito tutti, ogni giorno del prossimo mese, a pregare il Rosario per la pace, personalmente, in famiglia e in comunità. Inoltre invito quanti prestano servizio in Vaticano a vivere questa preghiera nella Basilica di San Pietro, ogni giorno, alle ore 19. In particolare, la sera di sabato 11 ottobre, alle ore 18, lo faremo insieme in Piazza San Pietro, nella Veglia del Giubileo della Spiritualità Mariana, ricordando anche l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II», aveva detto il Papa.
Anche i vescovi italiani hanno accolto l'invito di papa Leone
Un invito accolto nella stessa giornata del 24 settembre, dalla Conferenza episcopale italiana, come annunciato con la nota "Sia pace in Terra Santa" approvata dal Consiglio Episcopale Permanente al termine dei lavori della sessione autunnale (Gorizia, 22-24 settembre 2025).
I vescovi, chiedendo con forza la cessazione della violenza a Gaza, il rispetto del diritto umanitario internazionale, la liberazione degli ostaggi, e ribadendo la prospettiva di “due popoli, due Stati”, accoglievano l’invito di papa Leone.
Rosario per la pace in comunione con papa Leone
L'ufficio liturgico della Conferenza episcopale italiana ha per questo predisposto uno schema di preghiera da utilizzare l'11 ottobre alle 18, in occasione del Rosario per la pace in comunione con il Santo Padre.
«Ogni atto di guerra, come ricorda il Concilio Vaticano II solennemente aperto l’11 ottobre del 1962, è "delitto contro Dio e contro la stessa umanità
e va condannato con fermezza e senza esitazione". Nel ripudiare ogni forma di odio che uccide, rinnoviamo il nostro impegno a diventare portatori dell’amore di Cristo che illumina e rialza l’umanità».