Anche quest'anno il Movimento Lavoratori dell'Azione cattolica (Mlac) della diocesi di Nola ha organizzato, per i soci di Ac studenti e lavoratori che si trovano lontani dalla propria diocesi di orgine, due incontri di formazione, riflessione e confronto. Il primo momento è stato vissuto ieri giovedì 13 novembre, mentre il prossimo appuntamento è già fissato per il 12 marzo 2026.
Momenti per mantenere vivo il legame con l'Azione cattolica
Il legame associativo non ha confini e i due momenti pensati per i soci fuori sede vogliono tenere vivi ed alimentare l'appartenenza, il cammino di fede e la formazioni in chi, per motivi di lavoro o di studio, ha dovuto lasciare la propria parrocchia e la propria diocesi.
«Questi appuntamenti sono fondamentali per diversi motivi, aiutano a coltivare il senso di appartenenza. I soci fuori sede spesso vivono in contesti nuovi e lontani dalla loro diocesi d’origine. Questi incontri aiutano a mantenere vivo il legame con l’associazione. Sostengono il cammino di fede: offrono uno spazio per condividere esperienze spirituali, riflessioni e momenti di preghiera, anche a distanza. I soci fuori sede si sentono anche meno soli. Gli appuntamenti sono due anche per creare una rete: favoriscono la nascita di relazioni tra persone che vivono situazioni simili, promuovendo solidarietà e confronto», ha spiegato la segretaria del Mlac diocesano, Giuseppina Orefice.
Un spazio per condividere difficoltà e speranza
Le due stanze virtuali, alla presenza anche dell'assistente dioceano del Mlac, don Giuseppe Autorino, sono state pensate per condivedere i sogni ma anche le difficoltà senza mai dimenticare la Parola che, ovunque e da sempre, accompagna e guida i soci dell'Ac. «Questi due momenti hanno obiettivi complementari: riconoscere e raccogliere le esperienze dei soci fuori sede all’inizio dell’anno associativo; offrire uno spazio per raccontarsi, condividere difficoltà e speranze; rinnovare l’impegno associativo e spirituale anche lontano da casa sentendosi accompagnati dalla diocesi di origine. Infine, sollecitare ad intraprendere nella nuova realtà percorsi attivi con la parrocchia o l’associazione se presente sul territorio», ha aggiunto Orefice.
