Dopo l'inaugurazione del nuovo Oratorio della parrocchia San Giovanni Evangelista in Mariglianella, presso l'auditorium "Maria Rosaria Guastaferro", la comunità si ritrova per un convegno sulla "Dilexi te", l'Esortazione apostolica sull'amore verso i poveri di papa Leone XIV .
«L'Oratorio non è solo un edificio, ma un segno tangibile della presenza di Dio in mezzo a noi, un "dono" e una "grazia". Dio ci ha donato questo Oratorio dove tale grazia si rende visibile: qui i bambini e i giovani potranno crescere nella fede, gli adulti ritrovarsi per la preghiera, tutti essere accolti con amore. Questo spazio è "nostro" solo se lo viviamo con generosità. Siamo chiamati a custodirlo con cura, a frequentarlo con fede e a condividerlo con chi ha bisogno», ha scritto in un messaggio sui social il parroco, don Luigi De Simone in occasione dell'inaugurazione del nuovo spazio parrocchiale, lo scorso 30 novembre, con la presenza del vescovo di Nola, Francesco Marino.
Don De Simone: «Vogliamo seguire chi si è impegnato per i più bisognosi»
Ad introdurre gli ospiti sarà il parroco don Luigi De Simone. A seguire interverranno il direttore del Banco alimentare della Campania, Roberto Tuorto e il presidente della Fondazione Sicar della Cariitas diocesana di Nola, Raffaele Cerciello. Previste anche le testimonianze di Katia Caccavale, Carmela DI Maiolo e Stefano Mautone.
"La Chiesa, come una madre, cammina con coloro che camminano. Dove il mondo vede minacce, lei vede figli; dove si costruiscono muri, lei costruisce ponti. Sa che il suo annuncio del Vangelo è credibile solo quando si traduce in gesti di vicinanza e accoglienza. E sa che ogni migrante respinto è Cristo stesso che bussa alle porte della comunità (75)". Il parroco don De Simone, cittando un passo dell'esortazione del Papa, ha spiegato il significato del ritrovarsi come comunità per la parrocchia di Mariglianella: «Con questo incontro vogliamo documentare che ciò è possibile. Facendoci guidare dalla testimonianza della cara Maria Rosaria Guastaferro impegnata, fino all’ultimo, per le necessità dei più bisognosi, vogliamo "guardare" e "seguire"», ha sottolineato.
Dilexi te, “Ti ho amato”
Papa Leone XIV ha firmato lo scorso 4 ottobre la sua prima esortazione apostolica "Dilexi te", "Ti ho amato". Si tratta di un lavoro iniziato dal suo predecessore Francesco sul tema del servizio ai poveri. Tra i temi toccati l’economia che uccide, la mancanza di equità, le violenze contro le donne, la malnutrizione, l'emergenza educativa. Inoltre, richiama anche l’appello di papa Bergoglio per i migranti e ai credenti chiede di far sentire “una voce che denunci" perché “le strutture d’ingiustizia vanno distrutte con la forza del bene”
«La dichiarazione d’amore dell’Apocalisse rimanda al mistero inesauribile che Papa Francesco ha approfondito nell’Enciclica Dilexit nos sull’amore divino e umano del Cuore di Cristo. In essa abbiamo ammirato il modo in cui Gesù si identifica «con i più piccoli della società» e come, col suo amore donato sino alla fine, mostra la dignità di ogni essere umano, soprattutto quando "più è debole, misero e sofferente". Contemplare l’amore di Cristo "ci aiuta a prestare maggiore attenzione alle sofferenze e ai bisogni degli altri, ci rende forti per partecipare alla sua opera di liberazione, come strumenti per la diffusione del suo amore". Per questa ragione, in continuità con l’Enciclica Dilexit nos, Papa Francesco stava preparando, negli ultimi mesi della sua vita, un’Esortazione apostolica sulla cura della Chiesa per i poveri e con i poveri, intitolata Dilexi te, immaginando che Cristo si rivolga ad ognuno di loro dicendo: Hai poca forza, poco potere, ma "io ti ho amato" ( Ap 3,9). Avendo ricevuto come in eredità questo progetto, sono felice di farlo mio – aggiungendo alcune riflessioni – e di proporlo ancora all’inizio del mio pontificato, condividendo il desiderio dell’amato Predecessore che tutti i cristiani possano percepire il forte nesso che esiste tra l’amore di Cristo e la sua chiamata a farci vicini ai poveri. Anch’io infatti ritengo necessario insistere su questo cammino di santificazione, perché nel "richiamo a riconoscerlo nei poveri e nei sofferenti si rivela il cuore stesso di Cristo, i suoi sentimenti e le sue scelte più profonde, alle quali ogni santo cerca di conformarsi"», scrive Papa Leone nell'introduzione del documento.
Esortazione apostolica "Dilexi te"