Si terrà domenica 14 dicembre 2025, alle ore 16:30, presso la parrocchia di San Michele Arcangelo a Ottaviano, il tradizionale pomeriggio di Avvento del Settore Adulti dell'Azione cattoca di Nola.
Riflessioni di Avvento per mettere a fuoco il Natale
Un appuntamento pensato come occasione di riflessione in vista del Natale, guidato da alcune domande chiave: "Che cosa rappresenta per noi adulti la luce del Natale?", "Che cosa, noi adulti, in questo tempo così denso e veloce, facciamo fatica a mettere davvero a fuoco?".
A partire da questi interrogativi, l’incontro di quest’anno sceglie come filo conduttore la fotografia, arte in grado di costruire con la luce per documentare, raccontare, conservare la memoria e trasmettere emozioni. «Il parallelismo tra fotografia e fede sarà al centro della riflessione. Pur ancorata alla realtà e alla razionalità, la fotografia può diventare linguaggio simbolico e spirituale, invitando a un gesto di fiducia, a un atto di “credere” in ciò che si osserva. Proprio come la fede, essa è insieme documento e rivelazione: mostra il reale ma ne svela anche il mistero. In un tempo segnato dalla post-verità e dal crescente impatto dell’Intelligenza Artificiale, il confine tra ciò che è vero e ciò che scegliamo di credere diventa sempre più labile. Da qui l’invito a lasciarsi condurre dalla luce, per riscoprire il legame profondo tra lo sguardo e il credere. La luce naturale che illumina il mondo diventa così rimando a una Luce più grande, quella che non tramonta: Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo. Solo accogliendo questa LUI, Luce che viene dall’alto, è possibile comprendere il senso della vita e riconoscere la verità», spiegano i vicepresidenti del settore adulti Carmine Martiello e Maria Rosa Scognamiglio
Ospite dell’incontro sarà suor Rosaria Carpentieri, che attraverso la sua esperienza di fede e la passione per la fotografia offrirà ai partecipanti nuovi “scatti” capaci di illuminare aspetti spesso trascurati della quotidianità. Un’occasione, insomma, per “mettere a fuoco” la luce del Natale, lasciando che rischiari ciò che la quotidianità tende a velare.
Suor Rosaria Carpentieri: una vocazione nata in Azione Cattolica
Suora francescana alcantarina, Rosaria Carpentieri è originaria della parrocchia Santa Maria delle Vergini a Scafati (SA). Ha iniziato a frequentare l'Ac da bambina e non ha mai lasciato l'associazione fino al giorno in cui è entrata in convento, nel 2008. Così racconta il suo cammino di fede in Ac: «Il passaggio dal gruppo giovanissimi al gruppo giovani di Azione Cattolica ha segnato una svolta profonda nel mio modo di vivere la fede. Gli anni da "giovanissima" erano stati quelli delle amicizie sincere, dei momenti di gioia condivisa e delle prime esperienze di servizio estivo. Il gruppo era per me un rifugio, un luogo dove sentirmi accolta e meno sola. Ma col tempo ho compreso che la fede non è solo "stare in gruppo: e una relazione viva con il Signore, che ti mette in cammino e ti invita a guardarti dentro. Camminando con il gruppo giovani, ho iniziato a pormi domande profonde sulla mia vita. Ho capito che la fede non è soltanto appartenenza, ma un incontro che interpella, che muove e spinge a cercare il senso autentico del vivere, Ho imparato a leggere la mia storia con uno sguardo di fede e a chiedermi cosa il Signore volesse davvero da me. L'Azione Cattolica mi ha insegnato a trasformare le domande in preghiera, i dubbi in ricerca, desideri in discernimento. Porto nel cuore un'immagine tratta dal Progetto Giovani: i gruppi giovani come "fraternità in missione", dove formazione e servizio si alternano come battiti del cuore, diastole e sistole. Questa consapevolezza si è rafforzata durante il mio servizio in diocesi come vicepresidente del Settore Giovani. Ho incontrato volti, storie e sogni diversi, accomunati dalla stessa sete di senso. È lì che è nato in me il desiderio profondo di dedicare tutta la vita a quella fascia d'età, per aiutarli a scoprire la bellezza di una vita donata. Nel servizio diocesano e parrocchiale ho vissuto il tempo del discernimento. È lì che ho compreso la vocazione alla quale il Signore mi chiamava. L'AC mi ha presa per mano, mi ha nutrita della Parola, mi ha donato amicizie vere, mi ha insegnato a lottare, a testimoniare, a vivere la fede nel quotidiano. E in AC che ho detto il mio "si". Oggi, come religiosa, posso dire che è grazie a ciò che ho vissuto in Ac se amo e posso servire la Chiesa. L'AC ha affinato in me il senso di appartenenza alla Chiesa, madre maestra. Mi ha insegnato a viverla da figlia, a viverne il battesimo in e pienezza. Guardando indietro, riconosco che il cammino di Azione Cattolica è stato, e continua a essere, una scuola di vita e di fede: una palestra di relazioni autentiche, di responsabilità condivise, di speranza concreta. È lì che ho scoperto che la felicità non sta esperienze di gruppo, servizi, incontri e scelte quotidiane, continua ad abitare il mio nel fare tanto, ma nel donarsi pienamente. E questo desiderio di donazione, nato tra esperienze di gruppo, servizio, incontri e scelte quotidiane, continua ad abitare il mio cuore come un invito del Signore a servire sempre, con gioia e fiducia».
