La parrocchia Mater Dei e Viva associazione culturale di Palma Campania hanno organizzato e promosso la quinta edizione del concorso di scrittura per bambini "Caro amico ti scrivo...Lettera ad un bambini nei luoghi di guerra". La prima edizione si è tenuta nel 2019 su proposta del parroco don Tommaso Ferraro: l'invito è a scrivere lettere non indirizzate a Babbo Natale. Quest'anno hanno risposto in tanti, sono arrivate quasi 100 letterine, alcune in inglese.
"Caro amico ti scrivo..."
L'iniziativa ha coinvolto tutti i bambini e le bambine tra i 6 e gli 11 anni, con l'invito a compiere un gesto di profonda solidarietà. L'obiettivo è stato di stimolare l'espressione di un pensiero, di un augurio, di un desiderio destinati a un bambino che vive nelle zone colpite dalla guerra. Questo progetto non è stato solo un esercizio di scrittura, ma un'opportunità per i più piccoli di riflettere sul tema della pace e di veicolare messaggi di speranza e vicinanza, superando le barriere geografiche. Inoltre, i testi sono stati ulteriormente arricchiti da disegni e decorazioni per rendere il messaggio ancora più personale e caloroso.
I bambini avevano due modalità per inviare i loro lavori: con consegna fisica, inserendo la letterina in una busta chiusa e imbucandola nell'apposita cassetta postale collocata presso la chiesa parrocchiale durante la serata di premiazione, oppure con invio telematico inviando il testo (e le eventuali immagini) tramite posta elettronica all'indirizzo dell’associazione.
La serata di premiazione
Il concorso ha avuto il suo culmine con la serata di premiazione, un momento celebrativo dedicato ai giovani scrittori e ai loro messaggi di speranza. Incoraggianti sono state le risposte così come il coinvolgimento e la partecipazione anche dei genitori e degli educatori che hanno sostenuto questa lodevole iniziativa, permettendo ai bambini di utilizzare la scrittura come strumento di empatia e di costruttore di pace.
«Quasi cento bambini, accompagnati da genitori, nonni e maestre, hanno inondato la parrocchia con le loro letterine. Su invito dell'associazione Viva, i nostri piccoli si sono rivolti a bambine e bambini vittime di guerra. Hanno immaginato i loro nomi, la loro difficile quotidianità. Meglio di quanto facciano gli adulti, la semplicità e il candore dei partecipanti hanno portato al cuore di Gesù la a tenerezza, la compassione, la solidarietà. Tre finalisti e tante menzioni speciali: pensieri commoventi, regali speciali. In questa casa di pace, abbiamo seminato speranza e amore», ha spiegato don Tommaso Ferraro.
