La Chiesa di Nola si prepara al Natale con l'incontro "Verso Betlemme", consueto momento di preghiera e riflessione promosso dalla Consulta diocesana delle aggregazioni Laicali (Cdal), che si terrà mercoledì 17 dicembre 2025, alle ore 20:00, presso la Cattedrale di Nola.
Il Natale attraverso l'icona bizantina della natività
L'incontro si aprirà con la celebrazione dei Vespri presieduti dal vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino. La meditazione è stata affidata a padre Luigi Territo sj, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale che guiderà i fedeli in una lettura teologica del natale attraverso l'icona bizantina della natività.
«L'appuntamento si colloca nella terza settimana d'Avvento iniziata con la domenica Gaudete. Vuole essere un momento di condivisione della gioia per la ricorrenza del Natale, per fare memoria della misericordia di Dio, della speranza che egli ha donato all'umanità. Sarà anche un momento per affidare ancora una volta al Signore il nostro essere una sola cosa in lui: pur con diversi carismi, le aggregazioni laicali, camminano insieme a servizio della chiesa di Nola e del territorio, attingendo la loro passione per il Vangelo dall'unico cuore per tutti, quello di Cristo», sottolineano il segretario della Cdal , Mariangela Parisi, e il vicario episcopale per il laicato, don Alessandro Valentino.
Un bambino avvolto in fasce, in una mangiatoia
Il passo del Vangelo di riferimento, nella riflessione di domani, è tratto dal Capitolo 1 del Vangelo di Luca:
«[1] In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. [2] Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. [3] Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. [4] Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, [5] per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. [6] Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. [7] Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. [8] C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. [9] Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, [10]ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: [11] oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. [12] Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». [13]E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: [14] "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". [15] Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». [16] Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. [17]E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. [18] Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. [19] Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. [20]I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro».