Alle radici del pensiero di Paolino di Nola

Oggi, 24 maggio, presso il Museo diocesano di Nola, sarà presentato l'ultimo libro della professoressa e studiosa, Maria Carolina Campone nell'iniziativa promossa dall'associazione "S.A.V.E. Saverio Carillo"

Oggi, 24 maggio, alle 17:30, presso il Salone dei Medaglioni di Nola, l'associazione "S.A.V.E. Saverio Carillo" promuove la presentazione del libro "In ipsam arcem sapientiae Christum. Alle radici del pensiero di Paolino di Nola", scritto dalla professoressa e studiosa Maria Carolina Campone. Il testo «restituisce a Paolino di Nola il suo posto nel dialogo tra filosofia, poesia e fede, gettando nuova luce su un’epoca di trasformazioni profonde».

Paolino tra filosofia, poesia e fede

Alla presentazione del libro su Paolino ci sarà anche l'autrice Maria Carolina Campone, docente di lingue classiche presso la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli e studiosa delle epoche di transizione ma anche presidente dell'associazione "S.A.V.E. Saverio Carillo".

I saluti iniziali saranno affidati al professore Nelu Zugravu (Center of Classical and Christian Studies-"Alexandru loan Cuza" University of lasi); al dottore José Alberto Diaz Valero (Scuola Normale Superiore-Pisa) e al dottore Roberto Russo (Graphe.it). A moderare l'incontro sarà il direttore dell'Ufficio Beni culturali della diocesi di Nola, Antonia Solpietro. Mentre gli interventi saranno delle professoresse Viviana Campone (Liceo Classico "Giosué Carducci"-Nola) e Maria Teresa Crispo (Liceo Scientifico "Guglielmo Marconi"-Parma).

«I testi di Paolino vanno analizzati senza preconcetti, tenendo conto non solo dei legami con gli autori cristiani, ma soprattutto della formazione dell’autore, avvenuta in un centro, Burdigala, e in una regione, l’Aquitania, divenuti, nel IV secolo, centrali nella politica imperiale - ha dichiarato Campone in un'intervista alla casa editrice Graphe -. La scelta di Costantino di porre la capitale nelle Gallie prima della fondazione di una nuova città imperiale, implicava la creazione di un ceto dirigente la cui lealtà al sistema statale era garantita da una solida educazione retorica e formale, in cui la filosofia occupava un posto centrale. È da queste premesse che occorre partire per intendere l’opera di Paolino, senza tralasciare la complessità di un periodo in cui i confini fra cristiani e pagani, fra neoplatonismo e cristianesimo non erano sempre netti. Al riguardo, ho potuto dimostrare, nel corso della trattazione, i notevoli punti di contatto che il pensiero di Paolino rivela con autori coevi quali Calcidio e Marziano Capella, dei quali sappiamo ancora molto poco, ma che certamente affrontano temi e problemi comuni al Nolano».

L'autrice Maria Carlina Campone

Maria Carolina Campone, PhD in Storia e Critica dell’Architettura, già professore a contratto presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, è docente di lingue classiche presso la Scuola Militare «Nunziatella» di Napoli. Membro del Comitato scientifico di autorevoli riviste di classe A (Arte cristiana e Studi sull’Oriente cristiano) e relatrice in diversi Convegni Internazionali di Studi, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra le quali Brigida di Svezia regina di profezia (Milano, 2012), The Church of St. John Stoudion in Constantinople (New York, 2016), Dom Paul Bellot architetto ex-centrico (Napoli, 2017). Con Graphe.it ha pubblicato: Enrico Dandolo. La spietata logica del mercato (2018), Mens una, triplex vis. Paolino di Nola, teologo (e) mistico (2021) e Costantino. Il fondatore (2022).




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