Da stasera, martedì 17 giugno, la comunità San Giorgio Martire di Liveri potrà vivere il nuovo oratorio parrocchiale, un progetto atteso da tempo che diventa finalmente realtà.All’inaugurazione, con la solenne benidizione, sarà presente il vescovo di Nola, Francesco Marino come «segno della vicinanza della diocesi a una comunità viva e desiderosa di offrire nuove opportunità ai più giovani. Per noi, l’oratorio è il cuore della comunità cristiana che si fa casa, famiglia, relazione. È una scuola di vita, dove i valori del Vangelo vengono vissuti attraverso la quotidianità, l’ascolto, il gioco, la condivisione. È un ambiente in cui i giovani possono crescere accompagnati da adulti significativi, in cui si costruiscono legami veri e duraturi, in cui si educa al rispetto, alla responsabilità, alla solidarietà. E per chi è solo, l’oratorio può diventare un rifugio di serenità e di incontro.», ha dichiarato il viceparroco, don Mario Casillo.
Un nuovo spazio per la comunità di Liveri
Dopo la Santa Messa, alle 21, ci sarà l'inaugurazione dell'oratorio parrocchiale con una sorpresa per tanti bambini. Le attività dell’oratorio partiranno nel mese di settembre, «quando daremo il via alle attività strutturate e continuative - ha spiegato don Casillo -. In questa fase iniziale, stiamo lavorando alla formazione di un’équipe educativa composta da animatori, catechisti ed educatori che accompagneranno i ragazzi durante l’anno. Vogliamo che ogni attività sia pensata, curata e guidata con serietà e passione, perché il nostro obiettivo è creare un ambiente educativo sano e stimolante».
Nel frattempo, è in programma il Grest estivo organizzato dal Comune, al quale la parrocchia darà il suo sostegno. Sarà un’occasione preziosa per iniziare a incontrare i bambini e i ragazzi, creare relazioni, presso la piscina comunale.
Don Casillo ha sottolineato come l'apertura dell'oratorio sia un segno concreto che risponde a tante esigenze: «L’apertura dell’oratorio rappresenta un traguardo importante, ma soprattutto un nuovo inizio per tutta la nostra comunità. Non è soltanto l’inaugurazione di uno spazio fisico, ma l’avvio di un progetto educativo e pastorale che coinvolge l’intera parrocchia e il paese di Liveri. In un tempo in cui spesso prevalgono l’individualismo e l’isolamento, l’oratorio vuole essere un segno concreto di comunione e di speranza. È un luogo pensato per accogliere tutti: bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani. Uno spazio dove nessuno si sente escluso, dove ciascuno può trovare un posto, un volto amico, un’occasione di crescita».
Negli spazi dell'oratorio ci sarà anche un luogo particolare pensato per i più giovani: «Un aspetto a cui teniamo particolarmente è la presenza dell’aula studio all’interno della struttura: un ambiente dedicato ai ragazzi e agli studenti, pensato per offrire un luogo tranquillo e accogliente dove poter studiare, prepararsi agli esami, confrontarsi tra pari o ricevere supporto scolastico - ha aggiunto don Casillo - . Crediamo che anche questo sia un modo per prendersi cura delle nuove generazioni, valorizzando il loro impegno e offrendo loro strumenti per costruire un futuro solido. L’oratorio, in tutte le sue forme, vuole essere un segno visibile della Chiesa che cammina con la gente, che accompagna, che educa, che accoglie. Poter offrire questo spazio a Liveri è una gioia immensa: significa investire sul presente e sul futuro della nostra comunità, con fiducia e con fede».
Don Casillo: «Un segno concreto di una Chiesa che accoglie»
Don Casillo ha anche raccontato quale sia stato la strada che ha poi condotto e spinto a dare vita all'oratorio: «Il percorso che ci ha condotti fin qui è stato lungo, impegnativo, ma profondamente ricco dal punto di vista umano e spirituale. Sono vicario parrocchiale della parrocchia San Giorgio Martire da settembre 2024 e posso dire con sincerità che, fin dal primo giorno in cui sono arrivato a Liveri, ho avvertito nel cuore un desiderio preciso: creare uno spazio accogliente e vivo, pensato per i più piccoli, per i giovani e per le famiglie. Un luogo dove ognuno potesse sentirsi a casa, accompagnato, ascoltato, valorizzato».
L'inaugurazione dell'oratorio è il risultato di un dialogo fruttuoso e costante tra il pastore e il suo gregge, segno di una Chiesa che sa ascoltare ed accogliere: «Ci siamo messi in ascolto delle esigenze del territorio, dei genitori e dei ragazzi stessi. Abbiamo capito che non serviva semplicemente uno ‘spazio in più’, ma un ambiente che potesse diventare un punto di riferimento educativo e relazionale per l’intera comunità. Così è cominciato un cammino fatto di piccoli passi: incontri, confronti, progetti, raccolte fondi, collaborazione con la diocesi e, soprattutto, tanta preghiera. Non sono mancati i momenti di difficoltà, ma la forza della comunità e la generosità di tanti volontari ci hanno sostenuto e incoraggiato. In definitiva, vogliamo che l’oratorio sia molto più di un edificio: che diventi un cuore pulsante della comunità, un segno concreto di una Chiesa che accoglie, accompagna e cammina con le persone. È il frutto di un sogno condiviso e il punto di partenza per nuove avventure educative, pastorali e umane. Un luogo dove si coltivano relazioni vere e si semina speranza».