Monsignor Toppi: un cuore che seguendo Maria si è lasciato ricreare da Dio

Cento anni fa, a Brusciano, si celebrava il battesimo del futuro servo di Dio, padre Francesco Saverio Toppi. Lo scorso 28 giugno, la comunità interparrocchiale bruscianese ha celebrato la ricorrenza con la Santa Messa presieduta da padre Gianluca Savarese, ministro provinciale dei Frati minori Campania e Basilicata

È stato un anniversario speciale quello celebrato a Brusciano, presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, lo scorso 28 giugno, in occasione dei 100 anni dal battesimo del servo di Dio padre Francesco Saverio Toppi, nato nel comune napoletano il 26 giugno 1925.

Il cuore di Maria fu per il servo di Dio, padre Francesco Saverio Toppi, un rifugio sicuro

«Celebrare il centesimo anniversario del battesimo di padre Francesco, oggi, nella Solennità del Cuore immacolato della Beata Vergine Maria, è un disegno della Provvidenza. Questa è, infatti, una ricorrenza alla quale era molto legato per aver ricevuto in occasione di questa festa molte grazie spirituali per ravvivare il suo battesimo e il suo sacerdozio», ha spiegato padre Gianluca Savarese, ministro provinciale dei Frati minori Campania e Basilicata, durante l’omelia per la Santa Messa da lui presieduta e concelebrata dal parroco della Comunità interparrocchiale di Brusciano, don Salvatore Purcaro.

«Questa festa mariana - ha continuato padre Savarese - ci fa entrare nello scrigno prezioso del cuore immacolato di Maria in cui la Parola di Dio trova. Da Maria impariamo a essere discepoli e custodire la Parola: padre Francesco definiva il cuore di Maria rifugio in ogni occasione».

La registrazione del battesimo di padre Francesco Saverio Toppi

Padre Savarese: «La Parola è presenza, è rivelazione, è creatrice»

Con Maria, ha sottolineato padre Savarese, si scopre che «la Parola di Dio è presenza nel cuore, una presenza che non dobbiamo lasciar cadere, che dobbiamo custodire; ma la Parola è anche rivelazione di Dio, che si rivela ma che anche rivela l’uomo a se stesso facendoci comprendere chi siamo noi veramente: padre Francesco ricordava che la Parola parla dal didentro e fa emergere ciò che è nel cuore; infine la Parola di Dio è parola che crea perché vuole attuare il progetto che mostra e chiede la nostra collaborazione e docilità».

Il Cuore immacolato di Maria è quindi modello di vita del cuore cristiano, ha aggiunto padre Savarese, spiegando che padre Francesco Saverio Toppi l’ha seguito per accogliere la presenza di Dio nel suo cuore e lasciarsi ricreare da lui. A Maria chiedeva di intercedere perché potesse trasformarsi in eucaristia vivente e battezzarsi immergendosi in ogni istante nell’oceano dell’unione trinitaria per spingerlo con moto ondoso verso tutti, comunicandolo con la propria vita».

Toppi: da Brusciano a Pompei

Nato a Brusciano, nella provincia di Napoli, il 26 giugno del 1925, il nome di battesimo di monsignor Toppi era Vincenzo. Nel 1940, quando entrò nell'Ordine dei Cappuccini e assunse il nome di Francesco Saverio. Diventato sacerdote il 29 giugno del 1948, fu nominato nel 1983 Superiore della comunità cappuccina e Maestro dei chierici di Nola. Nel 1990, papa Giovanni Paolo II nominò monsignor Toppi arcivescovo prelato di Pompei e delegato pontificio del Santuario della Madonna del Rosario. Nel 2001, si ritirò nel convento dei Cappuccini a Nola, dove morì il 2 aprile del 2007. Alla sua morte, le sue spoglie sono state deposte nella cripta del Santuario di Pompei.






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