Domani sera, 6 agosto, presso la Cattedrale di Nola, intitolata a Santa Maria Assunta, avrà inizio il novenario di preghiera per la Solennità dell'Assunzione della beata Vergine Maria. Fino al 13 agosto, alle 18:30, si pregherà il Santo Rosario; seguiranno la Santa Messa e la Novena. Giovedì 14 agosto, alle 19:30, il vescovo di Nola, Francesco Marino, presiederà la Solenne Celebrazione eucaristica cui seguirà la tradizionale venerazione della Madonna dormiente e la fiaccolata in piazza Duomo, alle 20:30. La Santa Messa del 15 agosto è prevista alle 8:30, alle 10:00 e alle 19:00.
Un dogma che suggella la forte devozione popolare per la Madre di Dio
L'immagine "dorminete" della Vergine, tipica della tradizione orientale, ricorda che la Madre di Dio, già preservata dal peccato, non fu corrotta dalla morte ma «terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo», come scrisse papa Pio XII nel definire il dogma dell'Assunzione dell'«Immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria» con la bolla Muneficentissimus Deus del 1950.
Un dogma, quello dell'Assunzione, che giunge a suggellare la fede popolare tramandatasi inninterrotta nei secoli, come sottolineò sempre papa Pio XII nell'Enciclica Deiparae Virginis Mariae : «Poiché il popolo cristiano non ha mai cessato di invocare e di sperimentare l'aiuto della santissima Vergine Madre di Dio, così l'ha in ogni tempo venerata con crescente devozione. E poiché, d'altra parte, l'amore, quando sia sincero e profondo, tende, per sua natura a palesarsi con sempre nuove dimostrazioni, i fedeli hanno fatto a gara, attraverso i secoli, nel dare prove di pietà, ognor più ardente, verso la stessa Regina del Cielo. È questo, a Nostro avviso, il motivo per cui già da lungo tempo sono affluite alla Santa Sede numerose istanze - quelle pervenute dal 1849 al 1940 sono state raccolte in due volumi, opportunamente commentate e poi di recente stampate - da parte di cardinali, di patriarchi, di arcivescovi, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, associazioni, università e di innumerevoli privati; i quali tutti supplicano che sia definita e proclamata, come dogma di fede, l'assunzione corporea della beata Vergine Maria in Cielo. E nessuno certo ignora che ciò fu chiesto, con fervidi voti, anche da quasi duecento padri del concilio Vaticano. Ma Noi, che abbiamo il mandato di difendere e di sviluppare il regno di Cristo, abbiamo nello stesso tempo la continua preoccupazione e il vigilante dovere di tener lontano tutto ciò che al medesimo regno si oppone, e di assecondare ciò che lo può favorire. Per tale ragione, fino dall'inizio del Nostro pontificato, si presentò al Nostro più attento esame la questione, se fosse lecito, conveniente e utile incoraggiare, con la Nostra autorità, le suddette istanze. E a questo scopo non tralasciammo né tralasciamo ora di levare insistenti preghiere a Dio, affinché ci voglia chiaramente manifestare, a questo proposito, i disegni della sua sempre adorabile benignità».
La Madonna dormiente della Cattedrale di Nola era un tempo custodita nel convento di Santa Chiara
La statua venerata nella Cattadrale di Nola rappresenta la Vergine dormiente. Si tratta di un manufatto ligneo ottocentesco un tempo custodito nel convento nolano di Santa Chiara. A portarla in Cattedrale per le celebrazioni, erano le suore: la processione del 14 agosto, infatti, si concludeva con il ritorno della statua al convento. Qui veniva spogliata degli abiti regali e risposta al sicuro fino al succesivo anno. Solo nel 1969 la statua fu portata definitivamente in Duomo. L'abito e la nicchia in cui è oggi posta furono realizzati per interveno della famiglia Cutolo, banchieri nolani.

Una corona d'argento del Settecento cinge il capo della Dormiente nolana
La statua della Madonna dormiente di Nola porta sul capo una corona d'argento seicentesca. Il diadema, infatti, cingeva, in origine la statua lignea dell'Assunta che occupava il posto centrale del gruppo scultoreo del catino absidale della Cattedrale, smembrato a seguito dell'incendio che nel 1861 devastò l'edificio sacro. La statua della Madonna, oggi ammirabile nel Museo diocesano, fu verosimilmente commissionata dal vescovo Giovan Battista Lancellotti (1615-1655), negli ultimi anni del suo episcopato e conclusa sicuramente dopo il 1655. È con il vescovo Daniele Scoppa (1695-1703), infatti, che la Cattedrale fu consacrata nel 1699. La corona che oggi è posta sul capo della Dormiente fu realizzata per la monumentale statua seicentesca dell'Assunta dall'argentiere Domenico Giordano, su commissione del vescovo Francesco Maria Carafa, nel 1735.
