Ieri sera, presso la Cattedrale di Nola, il vescovo di Nola, Francesco Marino, ha presieduto la Celebrazione eucaristica per la Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria. Aderendo all'invito della Presidenza della Conferenza episcopale italiana, monsignor Marino ha dedicato la Celebrazione eucaristica all'intenzione della pace: «Terminino, per intercessione di Maria, per il suo intervento materno, questi disastri che ci colpiscono e che rendono l'umanità così ferita, anche nella sua dignità. La morte di tanti innocenti non può che ferire la dignità di tutta l'umanità. Allora ci affidiamo alla Madonna, invochiamo la pace, chiediamo da lei, con insistenza, oggi in maniera particolare, questo dono, il dono della pace», ha detto il vescovo durante l’omelia.
Marino: «La morte di tanti innocenti ferisce la dignità dell’umanità intera»
«L'Assunzione al Cielo della Madonna ci ricorda il nostro essere figli di Dio, chiamati al medesimo mistero di Gloria, di cui Gesù Cristo è la sorgente della vita, della risurrezione dell'anima e del corpo. Questo è avvenuto nel mistero dell'Assunzione di Maria e a questo saremo chiamati anche noi, carissimi fratelli e sorelle; perciò, la festa di oggi è festa di speranza, quando risorgeremo insieme a tutti i credenti in Cristo per la Gloria. La festa di oggi è una festa di gioia, di grande speranza; perciò, il popolo cristiano è felice in questo giorno per la fede che ci è donata. Fede che ha caratterizzato in terra l'esistenza di Maria e caratterizza oggi per sempre la sua esistenza gloriosa. Nella sua umiltà, per cui dice "eccomi sono la serva del Signore", divenne la madre del figlio di Dio ma, in quell'evento, divenne anche nostra madre, figli destinati alla Gloria, chiamati a condividere quella stessa fede, stessa speranza, stesso dinamismo di carità», ha sottolineato monsignor Marino.
Alla Vergine, in quanto madre, l’umanità si rivolge per chiedere la pace. «A Maria, madre nostra, in questo giorno ci rivolgiamo per la pace: lei regina della pace, lei la più alta delle creature, perfetta nella carità, ci ottenga questo dono. Terminino, per sua intercessione, per il suo intervento materno, questi disastri che ci colpiscono e che rendono l'umanità così ferita, anche nella sua dignità. La morte di tanti innocenti non può che ferire la dignità di tutta l'umanità. Allora ci affidiamo alla Madonna, invochiamo la pace, chiediamo da lei, con insistenza, oggi in maniera particolare, questo dono, il dono della pace», ha aggiunto il vescovo di Nola.Come Maria, ha ricordato il vescovo Marino, siamo chiamati ad essere tutti uomini e donne di pace: «La liturgia della parola di Dio ci ricorda anche questo: quando la prima lettura racconta che Davide introdusse l'arca dell'Alleanza nel luogo predisposto con cura e lo fece con tanta solennità, ci aiuta a pensare alla Madonna e alla Chiesa, alla comunità dei credenti quale sede della pace. Vogliamo anche noi oggi pensarci come uomini e donne di pace, come Maria. Maria Santissima ci aiuti a caratterizzare il cuore: ognuno di noi sia uomo o donna di Alleanza, di pace, di giustizia, di amore verso il prossimo».