Digiuno e preghiera per la nostra terra ferita

L'invito dei vescovi di Acerra, Aversa, Caserta e Nola

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I vescovi di Acerra, Aversa, Caserta e Nola preoccupati per il perdurare di situazioni di degrado del territorio e manifestando anche un senso di impotenza «a fermare la mano di chi inquina o incendia rifiuti», hanno scritto una lettera aperta ai cittadini del territorio richiamando l’attenzione sul rischio che «davanti al male, che agisce nelle tenebre, si rimanga indifferenti, abituati, rassegnati» e invitando a far tacere per un giorno le parole e «dedicare, offrire una giornata di digiuno e di preghiera, di penitenza e di ascolto della Parola di Dio. Il silenzioso digiuno dei cristiani e l’intensità della preghiera comune vorranno essere un atto di conversione, di riparazione per i peccati commessi contro la bellezza e la bontà della natura che Dio ci ha donato, e speriamo possa coinvolgere ed essere come un’onda lunga, che parte da lontano per arrivare ad immergere in sé ogni scoglio e ciò che trova sul suo cammino».

Il giorno indicato dai Pastori è giovedì 29 novembre: un giorno da dedicare a Colui che ha reso gli uomini custodi della natura, a riconoscere che la natura stessa è un dono, a rafforzare la fede che, ricordano i vescovi citando Lumen fidei, «ci aiuta a trovare modelli di sviluppo che non si basino solo sull’utilità e sul profitto, ma che considerino il creato come dono di cui tutti siamo debitori».

La lettera dei vescovi campani per la nostra terra

Preghiera per la Giornata

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