L'Ufficio per le comunicazioni sociali è a servizio del vescovo al fine di sensibilizzare gli operatori pastorali e i vari organismi diocesani circa l'importanza della comunicazione.
I compiti dell'Ufficio comunicazioni sociali
- favorire la comunicazione, il coordinamento e il dialogo tra strutture, uffici e organismi diocesani;
- coordinare in un piano pastorale comune i mezzi di comunicazione ecclesiali diocesani, promuovendo ogni sinergia possibile, per una maggiore efficacia della presenza della Chiesa nel campo delle comunicazioni;
- curare i rapporti degli organismi diocesani con i giornalisti e gli organi di informazione;
- promuovere la conoscenza e lo studio, sia da parte di organismi, uffici e istituzioni pastorali, sia da parte degli operatori dei media, delle linee del Direttorio della CEI “Comunicazione e missione”;
- promuovere l'informazione, il collegamento e le sinergie tra gli uffici e gli altri organismi pastorali diocesani affinché ogni piano o progetto pastorale sia sensibile ai problemi della comunicazione;
- proporre incontri periodici con i direttori degli altri uffici di curia per scambi di informazioni, possibili forme di collaborazione, iniziative comuni e individuazione di uno “stile” identificabile della comunicazione diocesana;
- ispirare e proporre un piano di comunicazione sociale organico e integrato, a partire dalle reali potenzialità della diocesi;
- determinare le linee di orientamento e di coordinamento delle pubblicazioni e iniziative editoriali della diocesi;
- determinare le linee d'orientamento e il coordinamento delle forme e degli strumenti di presenza e di comunicazione della Diocesi, e delle sue espressioni, nei mezzi di comunicazione;
- mantenere responsabilmente, a livello diocesano, i contatti con la stampa, la radio, la televisione, sia per la convocazione di conferenze stampa, sia per altre iniziative concernenti contatti e rapporti con gli operatori della comunicazione sociale;
- essere punto di collaborazione, di riferimento e di orientamento per contatti e comunicazioni di esponenti diocesani con i mass media, per esaminare situazioni particolari e individuare l'atteggiamento da tenere e gli eventuali interventi da fare nei confronti dei media;
- offrire un sostegno agli organismi che operano nel settore dell'evangelizzazione, della catechesi e della liturgia, affinché d i ciascuno di questi ambiti sia possibile una rilettura in chiave comunicativa, per un'evangelizzazione che tenga in adeguata considerazione i nuovi scenari della cultura e della comunicazione;
- promuovere nelle parrocchie della diocesi una mentalità comunicativa e una pastorale della comunicazione;
- operare perché nelle parrocchie nasca la figura dell'animatore per la comunicazione e la cultura, secondo le indicazioni del Direttorio CEI sulle comunicazioni; promuovere e curare percorsi formativi, destinati a laici e presbiteri, ai fini della creazione di un patrimonio di competenze, a servizio della diocesi, nel campo delle comunicazioni.
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